L'Ascolto ad Orientamento Psicoanalitico
Una prospettiva formativa per il counselor sociale
di Alessandro Guidi
ABSTRACT:
Per l’orientamento psicoanalitico ciò che conta non è come si ascolta ma è chi ascolta a partire dalla parola di ciascun soggetto. Per ascoltare a partire dal chi è necessario analizzare bene la domanda che è in gioco nell’Altro del disagio. Una specificità del counselor ad orientamento psicoanalitico, all’interno delle professioni di aiuto, è l’accoglimento della domanda di disagio sociale, il tentativo di chiarirla insieme all’utente per inviarla ed orientarla adeguatamente rispettando il desiderio e dunque il limite del soggetto portatore del disagio. Nel lungo periodo, l’obiettivo della Società Italiana Counseling e della scuole accreditate è quello di dare uno statuto ed un riconoscimento statale a ciò che in itinere un operatore pubblico impegnato nelle relazione di aiuto cerca di fare come counselor. Vi è una trasversalità che qualifica tutte le professioni di aiuto esistenti e riconosciute, una trasversalità che è data da ciò che avviene in una relazione, in un incontro, nell’ascolto dell’altro disagiato: dare peso a questo incontro, dare peso alla conoscenza dei meccanismi che regolano l’incontro con il disagio dell’altro a partire dal proprio è la caratteristica dell’orientamento analitico ed è la caratteristica della psicoanalisi e del campo analitico in estensione ovvero di quel campo freudiano che accoglie anche coloro che, pur non desiderando diventare psicoanalisti, sono tuttavia desiderosi di formarsi secondo il sapere della psicoanalisi.
Alessandro Guidi, psicoanalista, è direttore del Centro di Ascolto e Orientamento Psicoanalitico di Pistoia e membro di «Praxis. Associazione del Forum del Campo Lacaniano». Ha diretto per l’editore Borla, di Roma, la collana «Talking Cure», nel cui ambito ha pubblicato i seguenti volumi: Il rischio e la chiacchiera (come autore, in collaborazione con Fabio Bazzani, 1992); Contributi della clinica psicoanalitica alla funzione paterna (come curatore, 1994); Marx, Freud, Lacan. Le basi materialistiche nella Psichiatria e nella Psicoanalisi (come curatore, 1999). Per la Editrice Clinamen dirige la collana «Fort-Da», nel cui ambito ha curato il volume Agalma. La logica del desiderio (2000), e la rivista di psicoanalisi «Notes Magico».
Giuseppe Panella è docente presso la Scola Normale Superiore di Pisa. Ha tradotto e curato un’antologia di scritti di Roberto Michels (Socialismo e fascismo, Giuffrè 1991) e ha introdotto l’edizione italiana della Lettera sugli spettacoli di Jean-Jacques Rousseau (Aesthetica Edizioni 1995), l’Jcosameron di Giacomo Casanova (La Vita Felice 2001) e Il paradosso dell’attore di Denis Diderot (La Vita Felice 2002). È autore di saggi sulla teoria estetica e letteraria del Sublime, sul simbolismo francese, sul dandy in letteratura, su Heinrich von Kleist, Paul Valéry, Pier Paolo Pasolini, Georg Simmel, Lorenzo Lotto, Leonardo Sciascia, Jacques Lacan e sull’etica dell’ascolto. È redattore della rivista letteraria «Dismisura», del bimestrale «école» e di «Notes Magico. Rivista di psicoanalisi».
SOMMARIO: