Platone ebbe a dire che l’errore della medicina è quello di tenere l'anima separata dal corpo.
A distanza di 2000 anni dall’affermazione del filosofo greco, il sapere medico ha capito che ogni malattia, in fondo, è psicosomatica, nel senso che non c’è alcuna patologia totalmente libera da influenze psichiche.
Il seminario che proponiamo quest’anno non vuole mettere in discussione lo validità della clinica psicosomatica o dell’approccio globale-olistico alla malattia, anche se tale sincretismo risulta, a volte, forzato ed insoddisfacente.
In questa direzione l’orientamento psicoanalitico del seminario attua un rovesciamento di prospettiva, poiché evidenzia, con lo psicoanalista francese J. Lacan, come un certo progresso della scienza medica, sostenuto dal contributo
di una lettura riduttiva della psicosomatica da parte di certa psicologia d'Oltreoceano, porti il corpo ad essere
osservato, fotografato, radiografato, diagrammizzato. Questo provoca un nuovo scollamento della cultura medica dal corpo e dai suoi processi sintomatici; in altre parole, la psicoanalisi afferma e ricorda alla scienza ed alla clinica psicosomatica che, se esiste un corpo biologico in cui si concretizzano comportamenti psicopatologici esiste ancor di più un corpo che ha a che fare, costantemente, con il godimento, radice prima della soggettività: su questa questione si articolerà il seminario. |
- Cos' è la psicosomatica. Il punto di vista psicoanalitico.
- Il fenomeno psicosomatico e lo superficie del corpo: la pelle, i tessuti, le lacerazioni psicosomatiche.
- La lesione psicosomatica tra inibizione delle pulsioni e fissazione libidica.
- L'espulsione psicosomatica e i resti del corpo.
- Il circuito orale: il vomito e il "mal di stomaco" psicosomatico.
- Il circuito anale: le feci, la diarrea e la colite psicosomatica.
- Il circuito sensoriale: la lacrima, il riso, la questione dei sensi.
- Il misticismo e la psicosomatica: le ferite e le stigmate.
- I bordi del corpo come bersaglio psicosomatico.
- La scrittura del corpo. |