Travestimenti e finzioni del soggetto
PRESENTAZIONE
“Il sintomo si presenta sotto una maschera” ci ricorda lo psicoanalista Jacques Lacan. La maschera, che il soggetto umano indossa continuamente, corrisponde a ciò che uomini e donne mostrano di sé agli altri nell’agire e nel vivere di ogni giorno; la maschera dunque è un segno immaginario che attraverso la rappresentazione, il mettere in scena, il suggestionare e l’esibire, nasconde invece le miserie e le contraddizioni, le menzogne e le ambiguità, le finzioni, i sotterfugi, i camuffamenti e i trucchi che caratterizzano le relazioni sociali dell’uomo nel suo quotidiano.
L’ipocrisia delle relazioni fra uomini e donne, fra colleghi, fra parenti ed amici rappresenta per la psicoanalisi il tentativo perverso di camuffare le proprie contraddizioni, i propri sentimenti di odio, rivalsa, di invidia, di competizione nei confronti degli altri (partner, genitori, figli, amici, estranei).
Questo seminario, tenendo presente l’insegnamento e le indicazioni psicoanalitiche di Lacan, e giocando volutamente su un titolo di ascendenza Pirandelliana, vuole interrogare la funzione della maschera e del travestimento, intesi non come gesti della volontà del soggetto, ma come segnali che l’inconscio invia sia come residuo di un tratto isterico, sia come espressione di un godimento mortifero e ingannevole che sostiene e produce il malessere e il disagio della civiltà occidentale; è infatti ormai insito nella nostra cultura l’inganno secondo cui è sufficiente indossare una maschera di sanità per esser sani: è invece necessario, e salvifico, ricominciare a interrogarsi sulle proprie verità con una consapevolezza che Freud sostiene non tollerare “né finzioni, né inganni”.
CALENDARIO
Introduzione Le tre maschere La mascherata femminile La parata virile |
SEDE
Istituto Stensen, viale Don Minzoni, 25/f - Firenze