Il gioco: da impulso vitale e strumento di lavoro a patologia

Riconosciuto da AssoCounseling

Per l’orientamento psicoanalitico il gioco è la capacità presente nell’uomo, fin dalla primissima infanzia, di trasformare una situazione dolorosa e passiva in una condizione attiva e più sopportabile. Il gioco è uno strumento simbolico importantissimo per affrontare la tragicità della condizione umana, condannata a vivere costantemente i fallimenti, le perdite, i lutti, l’imperfezione, l’incompletezza, la mortalità. Il gioco, dunque, è ciò che permette di spostare le pulsioni verso mete socialmente accettabili, è lo strumento che permette di creare legami sociali qualitativamente interessanti ma che permette anche di stabilire una barriera simbolica quando l’esterno si fa troppo invadente. Riteniamo dunque che il gioco possa considerarsi indispensabile nella sua attività di facilitatore delle relazioni umane, ma utile e prezioso anche nella sua accezione formativa, a partire da una riflessione antropologica, psicoanalitica e sociologica che considera i “giochi di potere” presenti in ogni società, come elementi ritualizzati dunque sia del singolo individuo che della massa. La giornata di aggiornamento approfondisce la questione del gioco utilizzando sia la lettura psicoanalitica che quella sociologica.

Metodologia d’insegnamento
Lezioni frontali; attività esperienziali; proiezione di slide; lavoro di gruppo.

Struttura del corso
8 ore di formazione, suddivise in 4 sessioni, di cui 2 nella mattina e 2 nel pomeriggio.

Docenti

• dott. Alessandro Guidi
• dott. Giuseppe Ricca

Riconoscimenti
Il corso è riconosciuto da Assocounseling (Associazione di Categoria) con n. 8 (otto) crediti formativi.